Il Project Management nel labirinto degli specchi

Quali fattori guidano il PM a scegliere tra istinto e metodo nel prendere una decisione che comporta rischi per il progetto? Istinto e metodo sono entrambi essenziali e uno non è superiore all’altro in assoluto. Urgenza, disponibilità di informazioni, importanza dell’esito, esperienza, strumenti formali e statistici sono gli elementi che determinano la scelta. È la situazione che deve guidare verso un approccio più adeguato. Che la nostra scelta ricada sull’istinto o sul metodo, la mente è soggetta a illusioni cognitive che possono portare all’ inefficacia sia dell’uno che dell’altro.
Se in un progetto sopravvalutiamo un rischio che non è tale o sottostimiamo un’opportunità, ci ritroviamo ad improvvisare e a reagire invece che a pianificare e anticipare. Il Project Manager si ritrova quindi a districarsi in una matassa di trappole cognitive che ritardano lo sviluppo di un progetto. Si trova quindi intrappolato in un “labirinto degli specchi”, con ingenti sprechi di risorse e onerose perdite di tempo. In un’aula gremita, ne ha parlato al PMexpo 2018 Roberto Meli, CEO di DPO, che ha interagito con la platea attraverso test cognitivi.
Se in un progetto sopravvalutiamo un rischio che non è tale o sottostimiamo un’opportunità, ci ritroviamo ad improvvisare e a reagire invece che a pianificare e anticipare. Il Project Manager si ritrova quindi a districarsi in una matassa di trappole cognitive che ritardano lo sviluppo di un progetto. Si trova quindi intrappolato in un “labirinto degli specchi”, con ingenti sprechi di risorse e onerose perdite di tempo. In un’aula gremita, ne ha parlato al PMexpo 2018 Roberto Meli, CEO di DPO, che ha interagito con la platea attraverso test cognitivi.